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Le infinite potenzialità dell’essere umano

È dentro limiti spaziali e temporali che si condensa e si manifesta l’individualità degli esseri umani e con essa la possibilità di superarla e trascenderla verso una dimensione più sottile in cui le anime si incontrano, spoglie di tutte le limitazioni e fragilità. In questo mondo però viviamo immersi nella dualità e ogni anelito verso la Luce si porta dietro una zavorra piena di tutte le nostre vulnerabilità, piccolezze e paure… l’Ombra.

 

Ma il grandissimo segreto nascosto nelle pieghe più scure dell’esistenza ci rivela che proprio le nostre più grandi fragilità e debolezze e gli eventi più complicati o dolorosi, hanno in sé l’immensa potenzialità di sviluppare forza e talenti insospettati. Sono dei doni, che ci regalano l’opportunità di ricreare noi stessi in una modalità nuova e più vicina alla nostra vera essenza.

 

È solo riconoscendo, accettando e amando entrambi questi aspetti, Luce e Ombra, Yang e Yin,  che potremo realizzare il cosiddetto matrimonio alchemico, l’armonioso equilibrio dell’Anima e dell’Ego, entrambi necessari in questo mondo, e vivere una umanità più piena e armoniosa… almeno così dicono. Sta a noi raccogliere questa sfida.

 

Un pensiero ricorrente in questi giorni è: “Non avrei mai immaginato che potesse accadere una cosa simile”. Invece è accaduta contro ogni possibile e umana immaginazione e previsione. Cerchiamo però di guardare oltre. Oltre al disagio, oltre alla fatica e al dolore di molti, che rispettiamo e onoriamo, il Coronavirus  ci sta facendo un dono: sta dando voce alle nostre ombre, ci sta ricordando che siamo fragili e vulnerabili, e ci sta obbligando a stare fermi. E ora tutto è fermo. La Terra ne aveva bisogno, l’abbiamo trattata veramente male…. noi ne avevamo bisogno, e ora abbiamo tempo per rivolgere gli occhi al cielo (anche soltanto dalla finestra) e dentro noi stessi e la madre Terra può respirare. Tutto è fermo e come insegna il Qigong, dopo il movimento è nella quiete che si sviluppano la consapevolezza e l’energia più potente.

 

Ma facciamo qualcosa in più: proviamo a riconoscere e accogliere la nostra vulnerabilità e la nostra paura, lasciamo che ci parlino e ringraziamo gli eventi che ci hanno portato a vivere in questo momento e in questo luogo, densi di possibilità. Riconosciamo i nostri timori, abbracciamo la nostra impazienza, guardiamo negli occhi la nostra fragilità e perdoniamoci; poi prendiamo tutte queste nostre ombre e utilizziamole per creare qualcosa, saranno la nostra vera forza. Iniziamo con qualcosa di pratico, di gradevole, di semplice, con qualcosa che ci fa stare bene, ognuno nella propria personalissima situazione… guardare le stelle, se si è nelle vicinanze ascoltare il rumore del mare e immaginare mondi lontani; per chi vive in città osservare le nuvole dalle finestre e leggervi personaggi fantastici, prestare attenzione al soffio del vento, alle parole di una persona cara,  guardare crescere una fogliolina nuova nella pianta sul davanzale, accettare con amore lo sfogo di un familiare provato dalla convivenza forzata e aiutarlo a vedere il lato positivo, fare un disegno lasciando che la mano si muova libera seguendo linee invisibili, leggere un libro, immaginarsi bambini, scrivere quello che si muove nell’anima, fermarsi e ascoltare il proprio respiro o il proprio cuore… si apriranno mondi infiniti.

E poi stiamo assistendo ad uno spettacolo completamente nuovo: l’atmosfera è più limpida, l’aria è profumata anche in città, la notte è silenziosa, non ci sono rumori… sembra quasi di sentire il respiro della Terra; le persone che si incontrano, a distanza di sicurezza, quando si esce per la spesa o altre incombenze necessarie, o per lavoro nei casi permessi, sono più gentili, si sorride dietro le mascherine, ci si sente vicini, si inizia a percepire l’esistenza del sottile filo luminoso che ci unisce.

Non sappiamo quanto tempo ancora dovremo vivere questa situazione, ma una cosa è certa: non saremo più gli stessi. Non lasciamo che il dolore e le enormi difficoltà che stanno vivendo le persone colpite da questa malattia e i nostri stessi disagi siano accaduti invano. Conserviamo nei nostri cuori il dono che ci è stato fatto e agiamo con consapevolezza, coltiviamo i nostri talenti, che sono tanti, e guardiamo con occhi nuovi e con amore il nostro pianeta, la natura, gli animali, i nostri vicini e soprattutto noi stessi, perché è proprio da qui che può nascere il cambiamento.

 

Grazie.

Maria Vaglio

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